L'ennesima classifica propagandistica sull'attitudine green delle multinazionali riserva sorprese per quanto riguarda l'Italia: Intesa Sanpaolo è in ventesima posizione.

Corporate Knights ha pubblicato la tredicesima edizione del "Global 100", la (parzialissima) classifica mondiale delle aziende più "green".

Corporate Knights, una delle più importanti riviste al mondo che si occupa di sostenibilità e business sostenibile, ha pubblicato la tredicesima edizione del "Global 100", la lista delle aziende più green del mondo.

Sono circa 4000 le società analizzate dalla ricerca presentata come ogni anno durante il "World Economic Forum" di Davos (Svizzera), sulla base di 14 indicatori di performance, tra cui la gestione delle risorse e del personale, le prestazioni dei fornitori e finanza. Sui criteri sui quali sono state selezionate le 4000 società, sugli organi di stampa, è silenzio assoluto.

All'apice della classica troviamo (guarda un po') gli Stati Uniti di Trump, il Paese con più aziende green (19 in totale), seguiti poi dalla Francia (12), dalla Gran Bretagna (11), dal Canada (6) e l'Olanda (5). Il dato testimonia una tendenza delle multinazionali USA in contrasto con la strategia dell'attuale amministrazione. Oppure, più semplicemente, il ritardo delle corporation ad adeguarsi a tale strategia.

L'Italia conta solo 3 gruppi nella top 100: Banca Intesa Sanpaolo, Assicurazioni Generali ed Eni, che guadagnano la ventesima, la cinquantaseiesima e sessantaduesima posizione. Una banca, un'assicurazione e un gigante delle energie fossili. Le perplessità sulla serietà dell'indagine aumentano.

Siemens, Storebrand, Cisco System Inc, Danske Bank e ING Group: è questo l'ordine delle aziende che occupano le prime cinque posizioni nella classifica 2016 delle società più sostenibili a livello mondiale. Sui primi cinque, troviamo dunque tre banche e due società di strumentazione elettronica: nessuno che si occupi di energie rinnovabili, di riciclo, di agro-ecologia. Se ne deve dedurre che l'economia circolare non è abbastanza green per Corporate Knights.

Siemens, società tedesca che opera dalle centrali elettriche fino alle apparecchiature mediche, è al primo posto essendo presente in 190 Paesi.

Si mostra leader sia per fatturato che per dipendenti, ma è anche una delle società con la maggiore efficienza energetica del settore.

La multinazionale viene elogiata soprattutto per la scelta di dedicarsi alla creazione di infrastrutture ecocompatibili, con prodotti che spaziano dai sistemi di riscaldamento a quelli di condizionamento totalmente verdi.

La classifica di quest'anno, rispetto alle scorse edizioni, ha scelto di valutare le imprese solo sulla base dei Kpi (indicatori di performance) ritenuti "prioritari" per il settore analizzato e sui quattro Kpi universali usati per tutte le aziende.

Gli indicatori utilizzati per il settore bancario riguardano:acqua, energia, efficienza del personale, rapporto tra retribuzione dei Ceo e dei dipendenti, effetto serra e infine rifiuti. Tutte cose che incidono molto relativamente sull'impatto ecologico di questi enti, che magari vanno a finanziare mostri ecologici, come denunciamo in Le banche non stanno facendo la loro parte.

Siamo ovviamente critici sull'opportunità di queste classifiche. Innanzi tutto, a cosa serve analizzare 4000 aziende, quando solo in Italia le partite IVA sono 9 milioni?

Inoltre, scriviamo spesso come i comportamenti più virtuosi si trovino tra le invisibili micro-aziende più frequentemente che tra i colossi esaminati da Corporate Knights.