Il governo francese intende rendere le bottiglie prodotte con plastica riciclata più economiche rispetto a quelle prodotte con plastica vergine.

Il piano della vice-ministra Poirson prevede incentivi fiscali e moral suasion per le imprese. Nessun obbligo e nessuna scelta coraggiosa.

Brune Poirson, segretaria di stato per l'ambiente, l'equivalente italiano di vice-ministra, ha dichiarato che il governo prevede una manovra per incentivare l'uso di plastica riciclata, aumentare le tasse sulle discariche e ridurre l'IVA sulle attività di riciclo. Le multinazionali francesi, in testa Veolia e Suez, chiedono da tempo riforme di questo tipo, ma per un periodo di tempo più lungo.

Il governo prevede di aumentare l'interesse per il riciclo e canalizzare più rifiuti di plastica verso di esso utilizzando un innovativo sistema di sconto-premio che vale fino al 10% del prezzo di un prodotto.

"Domani, quando dovremo scegliere tra due bottiglie, una fatta con plastica riciclata, l'altra no, la prima sarà più economica", ha dichiarato Poirson. Inoltre, ci saranno anche misure aggiuntive e specifiche per contrastare l'inquinamento plastico dall'inizio del 2019.

Un altro cambiamento su cui il gabinetto Macron prenderà provvedimenti è il divieto dal 2020 per cannucce, tazze e piatti di plastica. L'obiettivo finale è raggiungere il 100 percento di riciclo della plastica entro il 2025.

Attualmente, non si vede come l'obiettivo possa essere raggiunto. La situazione attuale non è buona per la Francia, che ricicla solo il 25,5 percento dei suoi rifiuti di imballaggi in plastica, il secondo peggiore tasso in Europa. La metà rispetto alle scarse ma promettenti prestazioni di Germania e Olanda, che hanno già raggiunto il 50%.

Gli ambientalisti contestano la timidezza del piano Poirson, anche sul versante del cosiddetto 'vuoto a rendere', che sta dimostrando la sua efficacia in giro per il mondo. Brune Poirson ribatte sostenendo la necessità di un approccio graduale, che deve essere fatto passo dopo passo per evitare una reazione difensiva da parte dell'industria. Se fra due anni non ci saranno progressi, la vice ministra dichiara che saranno introdotti nuovi e più cogenti regolamenti.

L'industria sembra voler fare qualche passo in più rispetto al governo. Il principale rivenditore francese E.Leclerc ha dichiarato che smetterà di vendere prodotti in plastica monouso dalla fine del primo trimestre del 2019. Saranno sostituiti con plastica riciclata o altri prodotti e imballaggi monouso.