Pannelli solari di nuova generazione in grado di riciclare fotoni.

Londra: i ricercatori dell'Università di Cambridge hanno scoperto che un gruppo di materiali a base di perovskite può usare fotoni di seconda mano, una scoperta che potrebbe portare a grandi guadagni in termini di efficienza delle celle solari.

Un materiale fotovoltaico, noto come perovskite ibrida agli alogenuri di piombo, sembra promettere una rivoluzione nel campo dell'energia solare.

I pannelli alla perovskite sono economici e facili da produrre, e oggi hanno un'efficienza quasi pari a quella dei pannelli in silicio cristallino, il materiale attualmente utilizzato nella maggior parte dei pannelli solari domestici.

Sappiamo che i pannelli fotovoltaici funzionano assorbendo fotoni provenienti dal Sole per creare cariche elettriche, ma il processo funziona anche in senso inverso, perché quando le cariche elettriche si ricombinano, possono generare un fotone.

La ricerca mostra che le celle alla perovskite hanno la capacità di generare cariche a partire da questi fotoni secondari, un fenomeno che è stato chiamato "riciclaggio del fotone".

"È una dimostrazione della qualità di questo materiale e apre la porta ad aumentarne ulteriormente l'efficienza", sostengono i ricercatori dell'Università di Cambridge.

Sfruttare questo fenomeno non sembra complicato dal punto di vista tecnico, e questo consentirà probabilmente di raggiungere efficienze molto più elevate di quello ottenute fino ad oggi.

"Il fatto che siamo stati in grado di mostrare il riciclaggio dei fotoni all'interno di una singola propria cella solare," ha dichiarato Richard Friend dell'Università di Cambridge, "è estremamente promettente".

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science.