Uno scandalo mondiale che il Greenwashing non riuscirà a mascherare.

Volkswagen, una clamorosa brutta figura a coronamento di anni e anni di greenwashing.

E' soprattutto il mercato europeo ad essere coinvolto nello scandalo Volkswagen, che vede al centro un paese come la Germania.

E' inevitabile il coinvolgimento dell'Europa: Volkswagen vende in America circa 500 mila veicoli all'anno. Se anche tutte le auto che vengono vendute in Usa fossero state truccate dal sistema che dopava i risultati ed inserito nei primi modelli dal 2009, mancherebbero all'appello circa metà degli 11 milioni che il colosso tedesco ha ammesso in un comunicato ufficiale di aver truccato negli ultimi cinque anni.

In realtà, l'Epa, l'ente di controllo americano, ha dichiarato che le auto tedesche truccate sono circa 480 mila. Dunque i restanti 10,5 milioni di vetture con il software truccato sono sparse in tutto il mondo, come scritto nel comunicato ufficiale. Questo fa diventare lo scandalo Volkswagen un problema mondiale.

La contraffazione dei motori diesel in Usa risulta essere una grave violazione del CSR (corporate social responsability). Attraverso un'indagine svolta dall'US Environmental Protection Agency, il Ministero dell'Ambiente americano, si vede una netta violazione della normativa ambientale statunitense, la base del CSR.

Una violazione che riguarda il ruolo dell'impresa nella società stessa e la tutela dei suoi interessi, come l'ambiente e non solo.

Un comportamento davvero irresponsabile, che oltre ad una sanzione di tipo normativo, vede un impatto negativo sul capitale dell'azienda, un colosso che conosciuto anche come esempio internazionale di eccellenza, intaccando cosi anche il rapporto instaurato con i clienti.

Quindi non solo a livello contabile, ma soprattutto nei confronti della reputazione, di influenza negativa sul marchio e sulla fiducia.

Elementi principali di ogni tipologia di mercato. Naturalmente oltre agli Usa, anche Europa, Corea del Sud e alcuni Stati del Sud Est Asiatico, vogliono verificare.

Non si tratta solo dei 6,5 milioni messi in quarantena dall'azienda per sostenere la multa che gli verrà data, si parla di valore delle azioni e di influsso sul capitale aziendale che avrà dei risvolti anche monetari, uniti principalmente ad un rapporto di fiducia ormai compromesso.

Non solo, anche l'operatività stessa dell'azienda potrebbe avere gravi conseguenze. Tutto dipende dall'azienda stessa, ma trattandosi di un leader internazionale, non dovrebbe correre alcun rischio.

L'accaduto però ha influito pesantemente sul loro cavallo di battaglia, ovvero la qualità. Basta pensare al grande riscontro della loro pubblicità in Italia.