Con la tazzina da caffè riutilizzabile da biomateriali, prosegue la piccola carrellata di esempi virtuosi di economia circolare con gli scarti di cibo.

Una startup, una raccolta fondi su Kickstarter, ma stavolta sembra un'idea seria: utilizzare gli scarti della produzione di caffè per produrre tazzine da caffè termoisolanti riutilizzabili.

Dopo le conchiglie degli allevamenti ittici, vediamo ora la tazza di caffè riutilizzabile, presentata da una startup australiana, realizzata anch'essa con biomateriali. Potrebbe rivelarsi efficace nel ridurre la quantità di tazzine di caffè usa e getta che riempiono ogni anno le discariche, una delle dimostrazioni lampanti che siamo tutto tranne che una civiltà intelligente.

Le tazze di caffè riutilizzabili, riscoperte in questi giorni ma in realtà inventate nel neolitico, qualche annetto prima della scoperta del caffè, sono un notevole miglioramento rispetto alle terribili usa-e-getta: ora sono prodotte in plastica dura, il che le rende poco migliori delle tazze monouso che ambirebbero sostituire.

Saxon Wright, co-proprietario del marchio di caffè Pablo and Rusty cercava una soluzione migliore. Utilizzando la buccia di caffè scartata - lo strato di cellule che circondano il chicco di caffè - Wright ha creato un'alternativa ceramica riutilizzabile - soprannominato la Huskee Cup - che pare mantenga la temperatura del caffè più di una tazzina tradizionale riutilizzabile o delle tazzine monouso.

"Volevamo creare un sistema a circuito chiuso, quindi abbiamo pensato che, se potessimo utilizzare i rifiuti dell'agricoltura per creare una tazzina, potremmo risolvere due problemi di rifiuti, quello legato alla produzione del caffè e quello legato alla sua somministrazione", ha dichiarato Wright.

Circa 1.35 milioni di tonnellate di scarti vengono generati ogni anno durante la fase di macinazione del caffè, la maggior parte dei quali è lasciata decomporre. La Huskee Cup (che potremmo tradurre con "tazzina dalla buccia") consente agli agricoltori di generare nuove entrate dai loro rifiuti privi di principio attivo, offrendo allo stesso tempo una soluzione per il miliardo di tazzine da caffè usa-e-getta in Australia.

La tazzina, progettata sia come prodotto per la casa che come tazza da asporto con un coperchio, ha superato il suo obiettivo iniziale dell'immancabile raccolta fondi Kickstarter ed è prevista arrivare sul mercato entro febbraio del prossimo anno.

La presentazione del progetto, come si vede dall'immagine, è molto fighetta e ricercata, e ciò non depone bene per la concretezza e l'efficacia. Va detto però che questo è ormai lo "stile Kickstarter", adatto per tirar su quattrini presso una popolazione non propriamente formata dal punto di vista tecnico, quindi ci può stare.

Il successo dell'operazione sta tutto nel costo del prodotto, e su quanto questo riesca a compensare da un lato gli agricoltori, che lasciando marcire gli scarti di caffè non devono spendere esattamente una fortuna, dall'altro chi si dovrà sbattere per distribuire le Huskee Cup, e soprattutto raccogliere quelle usate e avviarle allo smaltimento.