Riduzione costo del lavoro, ma anche motivi di inquinamento e di traffico sono alla base di questa ambiziosa tecnologia.

Finanziati dal ministero dei trasporti e dalle autostrade, i primi test avranno luogo nelle strade britanniche a partire dal 2018.

La spedizione di merci senza conducente in Gran Bretagna ha mosso un grande passo avanti lo scorso 25 agosto, dato che il governo ha dato via libera alle prove su autocarri a guida parzialmente autonoma. Entro la fine del 2018 si prevedono prove sulle strade principali.

Il progetto prevede tre autocarri in convoglio in autostrada con accelerazione e frenata controllati, via wireless, dal veicolo in testa. Poche preoccupazioni in materia di sicurezza, visto che tutti i veicoli del plotone avranno per la prova un autista in grado di prendere il controllo in condizioni di emergenza.

Secondo il Dipartimento per i Trasporti, la tecnologia potrebbe portare notevoli benefici per la salute pubblica e l'ambiente. I camion che viaggiano insieme potrebbero camminare molto vicini, in modo da ridurre la resistenza all'aria per i veicoli che seguono il primo, riducendo le emissioni, migliorando l'efficienza e la qualità dell'aria.

"Stiamo investendo in tecnologie che migliorino la vita delle persone", ha dichiarato il ministro del trasporto Paul Maynard. "I progressi come i convogli di autocarri wireless potrebbero portare benefici alle imprese attraverso bollette di carburante più economiche e agli altri utenti della strada attraverso minori emissioni e riduzione del traffico."
"Ma innanzitutto dobbiamo assicurarci che la tecnologia sia sicura e funzioni bene sulle nostre strade, ed è per questo che stiamo investendo in questi processi." Le prove avranno luogo sulle strade principali entro la fine del 2018, con finanziamenti forniti dal Dipartimento per i Trasporti e dalle Autostrade inglesi.

Il progetto ha un budget di 8,1 milioni di sterline (8,8 milioni di euro) e segue uno studio di fattibilità finanziato dal governo che ha esaminato i vantaggi della redditività dei convogli. Progetti di questo tipo sono già stati eseguiti in Europa e negli Stati Uniti.

Le imprese di produzione di automobili stanno cominciando a capire il potenziale della prossima rivoluzione dei veicoli a guida autonoma. All'inizio dell'anno, Tesla aveva annunciato che la tecnologia autonoma sarebbe stata stata lanciata su tutti i veicoli dotati di hardware di autoguida di seconda generazione.

Il costruttore di auto svedese Volvo, l'anno scorso, aveva rivelato che nel 2017 avrebbe sperimentato un sistema ambizioso di guida autonoma nel Regno Unito, mentre il gigante automobilistico Ford, la scorsa estate, aveva programmato l'avvio di veicoli completamente autonomi, in grandi volumi, entro il 2021.