Il traffico di turisti giornaliero allontana le Hawaii dalla sostenibilità. La contraddizione tra turismo di massa e conservazione dei beni ambientali, presente anche in Italia, è all'ordine del giorno in questo magnifico arcipelago.

L'immagine delle Hawaii, basata sul concetto di ambiente naturale e incontaminato, crolla a causa del grande flusso di turisti che ogni giorno invade l'isola.

Solo nel 2016, le Hawaii, lo Stato con poco più di 1,4 milioni di residenti, ha avuto la fortuna di vedere anche 8,9 milioni di turisti, un aumento del 3% dal 2015 oltre ad un record di 15,6 miliardi di ricavi nel settore turistico. Un dato "sostenibile"? In uno stato in cui l'immagine è costruita sul concetto di ambiente naturale e incontaminato, un traffico di 220.000 turisti al giorno può rappresentare un problema ben lontano dalla sostenibilità.

Celeste Connors, direttrice esecutiva del gruppo di patrocinio pubblico-privato di Hawaii Green Growth, ha dichiarato che non vi è dubbio che vi sia una crescente preoccupazione per riuscire a equilibrare i profitti del turismo e ciò che rende le Hawaii una meta molto ambita, ma stanno comunque cercando di raggiungere questi obiettivi.

Un passaggio cruciale è quello della cosiddetta disconnessione. Le autorità hanno l'obiettivo della transizione dello Stato verso il 100% dell'energia rinnovabile entro il 2045, cosa che solleva grandi domande sul come i principali attori dell'industria turistica dominante, quali compagnie aeree, hotel, società di noleggio auto, società di attività oceaniche, pensino di dare il loro contributo.

L'energia e le emissioni di carbonio correlate, sono un esempio delle sfide ambientali che le Hawaii stanno affrontando. Fra i diversi problemi vi sono anche il degrado degli ecosistemi oceanici, le preoccupazioni circa l'approvvigionamento dell'acqua dolce e come contenere i rifiuti in uno spazio geograficamente limitato. Non vi è dubbio che risolvere queste questioni possa realmente essere la spinta per far arrivare ancora più turisti.

Alan Oshima, CEO di Hawaiian Electric Company, ha definito le Hawaii come un insieme di gente, cultura e bellezza che possono essere amplificate dalla sostenibilità. Il numero di turisti e la quantità totale di denaro che viene speso dalle Hawaii, non è mai stato più alto di adesso. Mark Dunkerley, presidente e CEO di Hawaiian Airlines, ha invece dichiarato che la spesa giornaliera turistica è in realtà diminuita perché le persone spendono più soldi in sanità e altri costi essenziali.

La sfida ambientale e gli sforzi per preservare la cultura autoctona hawaiana, quindi, si stanno facendo strada. Il turismo è e rimarrà la fonte di reddito dominante delle persone nell'isola. Dalla North Shore di Oahu alla piccola isola di Molokai, tuttavia, diversi gruppi di difesa orientati verso la giustizia sociale in Hawaii, discutono su uno sviluppo su larga scala a sostegno di sforzi a livello locale per spingere lo stato verso la sostenibilità.

Le industrie del settore turistico, come il settore del trasporto, ad esempio la Hawaiian Airlines, continuano a migliorare l'efficienza del carburante per ridurre le emissioni, anche se alcuni sostengono che l'industria aeronautica nel suo complesso potrebbe agire in modo più aggressivo per limitare gli impatti negativi.

È possibile fare molte cose che possono contribuire anche al turismo, anche indicando potenziali partnership con chi offre auto a noleggio o con società di ricarica EV. Ciò che non può essere permesso è il peggioramento e il deterioramento che sta avvenendo nei nostri oceani, che vanno protetti a tutti i costi, in quanto sono essi stessi attrazione turistica.