Ancora bufale pseudo scientifiche con soluzioni magiche a problemi ambientali complessi. Ora i mozziconi di sigaretta possono diventare serbatoi di idrogeno.

Chimici dell'Università di Nottingham hanno pubblicato i risultati di un esperimento che a partire dai mozziconi di sigarette produce un carbone attivo in grado di stoccare idrogeno. Ma chi li raccoglie?

Il fumo fa male alla salute, ma anche l'impatto sulla salute del pianeta non scherza. Ogni anno quasi cinque mila miliardi di sigarette sono fumate in tutto il mondo, generando più di 800.000 tonnellate di mozziconi. Un bel problema, visto che quando va bene finiscono in discarica, se va male semplicemente vengono dilavati nelle vie d'acqua.

Oltre a problemi di smaltimento, i mozziconi contengono contaminanti come metalli pesanti dannosi per le vie navigabili, causando danni sia agli esseri umani che alla fauna selvatica. Ecco che qualche cervellone ha scoperto un utilizzo miracoloso: lo stoccaggio di idrogeno.

Sono i chimici dell'Università di Nottingham a scoprire che sottoporre i mozziconi a carbonizzazione idrotermica (un processo che richiede solo acqua e calore) crea una sorta di carbone che, se attivato, ha una superficie interna molto elevata che potrebbe (in teoria, per il momento) essere utilizzata per stoccare quantità elevate di idrogeno. Lo studio è stato pubblicato sulle pagine della rivista Energy and Environmental Science.

In sintesi, a causa degli effetti combinati dell'elevata superficie, dell'alta microporosità e della ricchezza di ossigeno, i carboni da mozzicone presentano una capacità di stoccaggio di idrogeno notevole, che permetterebbe di usarli come veicolo di trasporto dell'idrogeno, che a sua volta è veicolo di trasporto di energia.

La tecno-bufala di Nottingham contiene sia il mito dei mozziconi, che quello dell'idrogeno, per cui questo meme ha di fronte a sè un radioso futuro. L'idrogeno (vedi Riecco l'idrogeno combustibile) deve la sua popolarità come combustibile alternativo a un ingenuo libercolo di Jeremy Rifkin del 2002 (Economia all'idrogeno. La creazione del Worldwide Energy Web e la redistribuzione del potere sulla terra, Milano, Mondadori, 2002).

In realtà non di fonte energetica si tratta, ma di sopravvalutato vettore energetico, visto che non è disponibile nella pratica allo stato molecolare. Come tutti i vettori energetici, richiede energia per essere reso disponibile, e quindi il suo essere 'verde' dipende dall'energia che è stata impiegata.

Ma l'ingenuità maggiore dello studio riguarda il problema dei mozziconi. Già qualche collega cervellone aveva risolto il cruccio sollecitando l'uso dei filtri usati per rendere l'asfalto più poroso, migliorando il deflusso dell'acqua (vedi Mozziconi per fare strade). Queste boutade scientifiche spostano il focus dal vero problema (la raccolta) al falso problema (l'utilizzo). Purtroppo la raccolta dei mozziconi è economicamente improponibile.

Abbiamo già scritto che "se fossero tutti riuniti e ammonticchiati in un luogo a piacere, sarebbe una pacchia [...]. Peccato però che i mozziconi siano dispersi nelle strade, nei marciapiedi, nelle spiagge, nei canali di scolo, nelle griglie dei depuratori, luoghi da cui non li raccoglie nessuno, e dove impiegano anni per degradarsi."