La boiata della settimana è un robot che elimina le erbacce grazie all'energia solare. Funziona come l'orrendo Roomba, ma lavora in giardino.

Grazie all'utilizzo dell'energia solare, l'inventore del Roomba intende conquistare il ricco mercato degli eco-fighetti. Consentirà di avere un giardino sempre curato stando comodamente seduti. E senza emettere CO2.

Se pensiamo alle macchine più inutili della storia, il robot Roomba dovrebbe agevolmente conquistare un posto stabile nella top ten di tutti i tempi. Come rivitalizzare un prodotto che ha già stancato anche i consumatori più tecno-fighetti, ingombrando milioni di sgabuzzini?

Ecco qua: basta aggiungere un pannello solare, e il gioco è fatto. Joe Jones, l'inventore di Roomba, ha progettato Tertill (che suona come "tartaruga" in inglese), un piccolo robot che utilizza l'energia solare. E siccome all'esterno delle case non ci sono pavimenti da pulire, Tertill toglie le erbacce. È una soluzione che permette di avere un giardino curato e pulito senza produrre CO2. Voi direte, anche strapparle a mano non produce CO2, ma volete mettere?

Il dispositivo fa tutto in autonomia, non usa pesticidi o erbicidi (e ci mancherebbe!), semplicemente elimina le erbacce in modo meccanico, esattamente come fareste voi con le vostre mani, ma lui è un robot. La sua intelligenza è abbastanza semplice, visto che si limita a tagliare le piante al di sotto di una certa altezza: se una pianta è alta, il sensore blocca Tertill e gli fa deviare il percorso, se è abbastanza corta da passare sotto, invece si attiva un sensore che fa avviare il taglia erba. Tutto qua.

La trovata che secondo il suo creatore dovrebbe far saltare il banco degli eco-fighetti è che funziona a energia solare. Un po' come avviene per milioni di dispositivi da giardino, ma al creatore del Roomba pare manchi l consapevolezza della banalità del suo prodotto.

Così, leggiamo nel comunicato: "In presenza della luce del sole, anche quando il cielo è coperto da nuvole, il pannello fotovoltaico di Tertill trasforma la luce in elettricità". C'è da rimanere stupefatti di cosa riesca a fare un pannello fotovoltaico! Ma non è finita: "Tertill sa anche convertire l'energia in più in una batteria. Grazie all'utilizzo dell'energia stoccata, non serve caricare o sostituire la batteria se il cielo è nuvoloso oppure non vi è sufficiente luce solare." Incredibile: l'elettricità riesce a caricare una batteria. La tecnologia non finirà mai di stupirci.

Il progetto è ancora a caccia di fondi. Già, proprio come ogni boiata che si rispetti, è necessaria la caccia di fondi su Kickstarter. Il termine scadrà il 13 luglio, data in cui sapremo se è stata raggiunta la cifra per poterlo vedere sul mercato. Incrociamo le dita.