Una promettente scoperta potrebbe portare a produrre una vernice solare, in grado di trasformare qualsiasi oggetto in un generatore di idrogeno da elettrolisi.

L'idrogeno, considerato fino poco tempo come un dono della provvidenza, è in realtà una mezza fregatura, visto il costo energetico della sua produzione. Ora una scoperta di alcuni ricercatori in Australia potrebbe rimettere tutto in discussione. Una specie di vernice che potrebbe essere utilizzata su qualsiasi superficie per produrre energia in modo economico, permettendo al pubblico inoltre il controllo del proprio consumo energetico e della sua generazione, togliendo potere alle mega aziende di produzione e distribuzione energia.

L'idrogeno può essere utilizzato come vettore energetico in varie applicazioni, dagli apparecchi elettrici più piccoli, tramite le celle di combustibile, fino alle automobili o addirittura i razzi spaziali che possono utilizzarlo come combustibile liquido (entro un certo range piuttosto impegnativo di temperatura e pressione).

Si è parlato molto negli scorsi decenni di questo processo di immagazzinamento di energia. Jeremy Rifkin, nel 2002, ne scrisse un libro salvifico, "Economia all'idrogeno", con una serie di previsioni rigorosamente cannate (come al suo solito, vedi anche "Illusioni in 3D" su veramente.org). Il problema è che il costo energetico della produzione di idrogeno è proibitivo rispetto ad altri vettori. Ora una scoperta di alcuni ricercatori in Australia potrebbe cambiare le carte in tavola.

Imitando processi come la fotosintesi clorofilliana o i più prosaici pannelli fotovoltaici, un'equipe di scienziati dell'Università australiana RMIT guidata da Kourosh Kalantar-zadeh ha ideato un modo per produrre idrogeno utilizzando la luce solare e il vapore acqueo.

Il processo prevede la verniciatura di un composto chimico sui tetti esposti al sole e su altre superfici. Kalantar-zadeh spiega: "L'idrogeno è il vettore ideale sul pianeta, se si potesse trasformare l'acqua in idrogeno, si avrebbe una fonte infinita di energia". La ricerca è stata pubblicata nella rivista ACS Nano e descrive come la vernice utilizzi la luce solare per scomporre il vapore in idrogeno e ossigeno. Si legge nel riassunto: "Il prototipo ha il potenziale per essere ampiamente adottato per la futura produzione di combustibile solare."

Il metodo attuale per creare idrogeno è l'elettrolisi, un processo inefficiente su scala industriale, che consiste praticamente nel sottoporre l'acqua a violente scariche elettriche. Il metodo richiede grandi quantità di energia, rendendo così frustrato il proprio scopo di produrre un'energia pulita e verde. I nuovi risultati potrebbero avere un impatto significativo sulla ricerca che mira a sostituire i combustibili a base di carbonio.

Questo particolare gas ha anche la caratteristica di ottimo immagazzinatore di energia, attraverso le celle a combustibile, una soluzione che trasforma efficientemente l'idrogeno in energia elettrica. Ciò potrebbe costituire una grossa concorrenza alle inquinantissime batterie al litio. "Le batterie agli ioni di litio sono attualmente il peggior sistema di stoccaggio energi intermini di impronta di carbonio", ha dichiarato Torben Daeneke, ricercatore presso la RMIT University, e coautore della ricerca.

La vernice appena scoperta è una combinazione del comune lubrificante molibdeno solfuro e delle nanoparticelle di biossido di titanio. Il biossido di titanio è una sostanza presente nei dentifrici e nelle creme solari, di colore bianco gesso. Il materiale così creato assorbe sia l'energia solare che l'umidità dell'aria scindendo l'acqua in idrogeno e ossigeno, consentendo di essere utilizzata come combustibile. "La semplice aggiunta del nuovo materiale sulla superficie può trasformare un muro di mattoni in un produttore di carburante immobiliare", ha spiegato il Dr. Daeneke.

La vernice non sarà commercialmente disponibile se non tra 5 anni, ma i ricercatori ritengono che una volta che il processo sarà migliorato, sarà molto economico da produrre e si adatterà a una varietà di climi. "Ogni luogo che ha vapore acqueo nell'aria, anche aree remote lontano dall'acqua, può produrre combustibile".

La vernice potrebbe essere utilizzata su qualsiasi superficie: dalle case alle pareti e recinzioni. La sua capacità di trasformare qualsiasi struttura in un impianto a energia pulita è incredibile. Una volta disponibile al pubblico, la vernice si unirebbe a una schiera di impianti domestici che, oltre a produrre energia in modo economico, permetterebbero il controllo del proprio consumo energetico e della sua generazione, di fatto togliendo alle mega aziende di produzione e distribuzione di energia il loro immenso potere.