Uno studio ha misurato la salute mentale dei residenti di Filadelfia prima e dopo che i lotti abbandonati erano stati convertiti in spazi verdi. Risultati sorprendenti.

Rendere verde e fruibile un terreno urbano riduce in modo significativo la percezione di depressione e migliora la salute mentale generale per i residenti circostanti.

L'occidente porta i segni del consumismo e dello stress correlato sulla psiche dei suoi cittadini. I dati di vendita degli psicofarmaci sono ovunque preoccupanti. Per esempio, secondo il Consiglio nazionale delle ricerche in collaborazione con l'Agenzia italiana per il farmaco, sono undici milioni gli italiani che assumono ogni giorno farmaci contro la depressione: un valore quattro volte superiore alla media europea (dati del 2014). I soggetti affetti da depressione nel nostro Paese sfiorano il 20% della popolazione.

Secondo l'Oms, nel mondo, sono oltre 300 milioni le persone affette da depressione a livello globale, il 4,4% del totale. Un numero enorme, ma circa quattro volte inferiore alla percentuale italiana, confermando che "il mal di vivere" colpisce in particolar modo i paesi industrializzati. Negli Stati Uniti, ovviamente, non va meglio: quasi un concittadino di Trump su cinque riferisce una qualche forma di malattia mentale.

Notando che "trascorrere del tempo e vivere vicino agli spazi verdi sono stati associati a vari miglioramenti della salute mentale, tra cui meno depressione, ansia e stress," un gruppo di ricercatori dell'Università della Pennsylvania ha deciso di determinare se, cambiando i luoghi vicino a dove le persone vivono, potrebbe essere influenzata la salute mentale.

La loro conclusione è che "rendere verde e fruibile un terreno urbano riduce in modo significativo la percezione di depressione e migliora la salute mentale generale per i residenti circostanti". Potrebbe non essere una sorpresa per coloro che conoscono i benefici per la salute dello spazio verde, ma è la prima volta che queste parole compaiono su uno studio medico scientifico, condotto da ricercatori della Perelman School of Medicine e della School of Arts & Sciences presso l'Università della Pennsylvania e altre istituzioni, pubblicato su JAMA Network Open. Inoltre, va segnalato che le dimensioni di quanto riportato in termini di miglioramento dei residenti locali sono sorprendenti.

In totale, 541 lotti vacanti a Filadelfia sono stati selezionati per lo studio e suddivisi in tre categorie: a circa un terzo è stata assegnata una trasformazione verde, un terzo è stato semplicemente ripulito dalla spazzatura e un terzo è rimasto così com'è.

I lotti sottoposti a "interventi di rinverdimento" sono stati trattati ripulendo la spazzatura, classificando il terreno, piantando erba e un piccolo numero di alberi, installando una bassa staccionata di legno ed effettuando una regolare manutenzione mensile. I lotti della seconda categoria (pulizia dalla spazzatura) sono stati ripuliti, è stata effettuata una falciatura dell'erba limitata, laddove possibile, e una leggera manutenzione mensile regolare, il tutto a cura del programma LandCare della Pennsylvania Horticultural Society.

Hanno scoperto che coloro che vivono nel raggio di 400 metri dai 206 lotti rinnovati hanno avuto una diminuzione media del 41,5% della percezione di depressione e una diminuzione quasi del 63% di altre patologie mentali rispetto a coloro che vivevano vicino ai lotti che non erano stati ripuliti. E, ancor più sorprendente: nelle aree al di sotto della soglia di povertà, la percezione di depressione tra i residenti che vivevano vicino ai nuovi lotti verdi sono diminuiti di oltre il 68%. Il verde, dunque, non solo migliora la qualità di vita, ma agisce anche da livella sociale, favorendo gli strati più poveri della popolazione.

Gli scienziati hanno utilizzato il Kessler Psychological Distress Scale (K6), uno strumento di screening utilizzato per valutare le malattie mentali nelle comunità, per indagare i residenti vicino ai lotti. Le indagini sono state effettuate 18 mesi prima che i lotti venissero lavorati e poi 18 mesi dopo.

Altro fatto significativo: c'è poca differenza nella salute mentale percepita dagli intervistati che vivono vicino ai lotti che hanno subito la semplice pulizia dai rifiuti rispetto a quelli che non hanno subito alcun intervento. Questo suggerisce che il valore sta nella creazione dello spazio verde effettivamente fruibile.

Dal punto di vista della spesa, anche qui elementi confortanti: i lotti trasformati sono costati circa 1600 dollari (1350 euro) ciascuno, e costano circa 180 dollari (153 euro) all'anno per la manutenzione. Quindi, secondo gli autori, un serio aumento di qualità della vita a costi contenuti.

"Spazi fatiscenti e vuoti sono fattori che mettono i residenti ad un aumentato rischio di depressione e stress, e possono spiegare perché persistono disparità socioeconomiche nella malattia mentale," afferma l'autrice dello studio Eugenia South. "Ciò che questi nuovi dati ci mostrano è che i cambiamenti strutturali, come l'ecologizzazione dei lotti, hanno un impatto positivo sulla salute di coloro che vivono in questi quartieri. E ciò può essere realizzato in modo economico e scalabile, non solo a Filadelfia ma in altre città con gli stessi dannosi aspetti ambientali."

"Anche se le terapie a livello di paziente per le malattie mentali saranno sempre un aspetto vitale del trattamento," notano gli autori, "cambiare i luoghi in cui le persone vivono, lavorano e giocano può avere ampi effetti a livello di popolazione sugli esiti della salute mentale."