L'Unione europea ha pubblicato il pacchetto sull'economia circolare nella Gazzetta ufficiale, il che significa che la legislazione entrerà in vigore il mese prossimo.

Cinque anni di lavoro per ridefinire il riciclo dei rifiuti, introdurre nuove raccolte differenziate, anche domestiche e fissare nuovi obiettivi.

La nuova legislazione europea sui rifiuti, denominata 'Pacchetto Economia Circolare', è stata pubblicata giovedì scorso (14 giugno) in Gazzetta Ufficiale Europea, il che significa che i requisiti entreranno ufficialmente in vigore 20 giorni dopo, vale a dire che il pacchetto sarà vincolante dal 4 luglio 2018.

La pubblicazione è il risultato di oltre cinque anni di lavoro della Commissione europea. Ciò fa seguito alla decisione del Consiglio dell'UE di quest'anno di adottare formalmente il pacchetto, il che significa che gli Stati membri dovranno rispettare gli obiettivi di riciclaggio dei rifiuti urbani del 55% entro il 2025 e del 65% entro il 2035 (vedi Via libera al pacchetto economia circolare).

La Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ricalca il meccanismo analogo della gazzetta ufficiale italiana: viene pubblicata ogni giorno lavorativo e contiene tutta la legislazione dell'UE, compresi regolamenti, direttive e decisioni. Una volta che una legge è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale, significa che la legislazione è stata approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, per cui è il segnale che entrerà in vigore 20 giorni dopo.

In una dichiarazione, il Consiglio dell'UE (che attualmente include anche il Regno Unito) ha dichiarato che, a seguito delle nuove regole, gli Stati membri istituiranno, entro il 1° gennaio 2025, raccolte separate di prodotti tessili e rifiuti pericolosi delle famiglie. Inoltre, garantiranno che entro il 31 dicembre 2023 i rifiuti organici verranno raccolti separatamente o riciclati alla fonte.

Questi rifiuti si aggiungono alla raccolta separata che esiste già per carta e cartone, vetro, metalli e plastica. Il pacchetto legislativo sui rifiuti dell'UE delinea anche una serie di misure per quanto riguarda la responsabilità estesa del produttore.

Il pacchetto delinea misure per una maggiore trasparenza in materia finanziaria e la necessità di una responsabilità condivisa.

Dalla gazzetta ufficiale leggiamo: "I requisiti minimi generali dovrebbero ridurre i costi e aumentare le prestazioni, oltre a garantire parità di condizioni ed evitare ostacoli al buon funzionamento del mercato interno."

"Nel complesso," continua lo stralcio dalla gazzetta, "tali requisiti dovrebbero migliorare la governance e la trasparenza dei regimi di responsabilità estesa del produttore e ridurre la possibilità di conflitti di interesse tra le organizzazioni che attuano obblighi di responsabilità estesa del produttore per conto dei produttori, e operatori di rifiuti sotto contratto in tali organizzazioni. Inoltre, non dovrebbero limitare tali servizi, in termini di copertura geografica, a prodotti e materiali presenti nelle aree in cui la raccolta e la gestione dei rifiuti sono più redditizi."