Le città sono sempre più densamente abitate, ma c'è un tipo di spazio urbano che è ancora sotto-sfruttato: i tetti.

Lentamente, ci stiamo rendendo conto del potenziale economico, sociale, ecologico e tecnico dei tetti di case e fabbriche. Ecco come si stanno muovendo i pionieri del settore.

Sono spazi enormi, che al più sono dimora di camini, condotti dell'aria e antenne paraboliche. I tetti delle nostre città sono l'ultima frontiera urbana, dal 15% al ​​35% della superficie totale di ogni città, ai quali vanno aggiunti i tetti delle fabbriche nelle aree industriali. Possono offrire molto più di quanto li utilizziamo oggi: spazio per coltivare cibo, aree verdi, ma anche tecnologiche "superfici intelligenti" come tetti verdi e pannelli solari, soluzioni anche creative che permetterebbero di risparmiare miliardi di euro.

Un modo comune per trasformare un tetto brutto in qualcosa di piacevole è coltivare piante. Ma la vegetazione può fare molto di più che creare un'oasi urbana. I tetti verdi coperti dalle piante hanno anche lo scopo di ridurre il deflusso delle acque piovane (vedi Tetti verdi crescono), ridurre i costi di raffrescamento e combattere l'effetto "isola di calore" (vedi Infrastrutture verdi urbane).

Alcuni proprietari di case usano piante resistenti alla siccità, a bassa manutenzione, come il sedum, per creare un tetto verde in grado di sopportare anche i rigidi climi invernali. Sono sempre più numerosi i comuni che impongono nel regolamento edilizio una superficie minima di tetto vivente con vegetazione o pannelli solari.

Se si dispone di sufficiente superficie, si può anche pensare a prdurre cibo. A New York, l'azienda Brooklyn Grange gestisce fattorie sui tetti, producendo decine di tonnellate di verdura l'anno, venduta direttamente a ristoranti e fruttivendoli urbani.

A Parigi, l'agricoltura urbana è fiorente dopo che il governo ha lanciato Parisculteurs, un programma che vuole coprire i tetti e le mura della città con 100 ettari di vegetazione entro il 2020. A Chicago c'è la serra su tetto, allo stato attuale delle conoscenze, più grande del mondo: una superficie di 7.000 metri quadrati situata in cima a una vecchia fabbrica. Utilizza un sistema idroponico all'avanguardia con una resa simile a quella di un campo di 20 ettari.

Oltre a trasformare lo spazio inutilizzato in un'agricoltura eco-compatibile, le fattorie sui tetti riducono anche i costi di trasporto grazie alla crescita di prodotti nelle immediate vicinanze delle aree metropolitane. Queste fattorie creano anche un ecosistema più bio-diverso nelle città, attraendo uccelli, insetti e farfalle.

Un altro modo per sfruttare lo spazio sprecato sul tetto è utilizzarlo per aree ricreative. Le piscine sul tetto sono state a lungo un punto di attrazione molto chic per alberghi e condomini di lusso, ma è possibile collocarci, a una frazione del costo, grandi palestre, campi di calcio, parchi giochi, percorsi per il jogging e persino cinema all'aperto.

In Giappone, a Osaka, una pista da 1000 piedi di erba sintetica si estende su più tetti nel complesso del centro commerciale Morinomiya Q, mentre a Tokyo, si può giocare a calcio sul tetto del grattacielo Shibuya Hikarie. Chi calcia fuori il pallone, però deve andare a riprenderlo.

Un'evoluzione naturale di giardini e serre sono i pollai e gli alveari. I polli possono essere allevati in spazi relativamente piccoli e può fornire un intero edificio con uova fresche. I pollai sul tetto sono già stati installati negli USA in alcuni condomini di Seattle e in hotel di New York. Allo stesso modo, gli alveari di hotel e grattacieli possono offrire miele per cocktail: una tentazione irresistibile per gli hipster.

Male che vada, i tetti possono essere un modo per raccogliere l'acqua piovana, soprattutto nelle regioni del mondo colpite dalla siccità. Raccogliere l'acqua piovana può essere un modo eccellente per trattenere il deflusso delle acque piovane, ridurre l'inquinamento e riutilizzare ogni anno migliaia di metri cubi di pioggia. Anche se non è acqua potabile, l'acqua piovana raccolta può essere utilizzata per scopi come l'irrigazione dei giardini e gli sciacquoni del bagno.

Per il momento, l'uso più ovvio e comune dei tetti è ancora quello dell'energia solare. Ha un senso: i tetti hanno un accesso senza ostacoli alla luce del sole e spazio sufficiente per rendere fattibili installazioni su pannelli solari su larga scala, che non sottraggono superficie ad altre attività sul suolo.

L'industria solare sta tentando di trasformare l'energia urbana sul tetto in uno sforzo comunitario. A Brooklyn, una micro-utility energetica collega i vicini che hanno pannelli solari con coloro che vogliono acquistare energia pulita, creando la Microgrid di Brooklyn (vedi Piccole reti crescono). E in Australia, 10.000 proprietari di case partecipano a un programma pilota per testare il primo mercato aperto al mondo per monetizzare l'energia rinnovabile e lo stoccaggio sul tetto.