Un esperto delle Nazioni Unite, Philip Alston, afferma che il cambiamento climatico creerà un'apartheid tra i ricchi, che potranno permettersi di pagare per fuggire da caldo, fame e conflitti, e i poveri.

In un rapporto che sarà pubblicato la settimana prossima, in occasione del Consiglio per i diritti umani, si parla apertamente di apartheid climatico. Responsabilità precise di alti organi dell'ONU.

Il mondo si prepara ad affrontare un "apartheid climatico". Così si è espresso Philip Alston, relatore speciale delle Nazioni Unite sulla Povertà estrema e i diritti umani, parlando di un rapporto sulla crisi climatica, che sarà svelato la prossima settimana.

Secondo Alston, il cambiamento climatico provocherà un "apartheid" tra ricchi e poveri. I primi saranno in grado di adattarsi meglio alla riscaldamento del pianeta, mentre i secondi ne subiranno le conseguenze.

Il cambiamento climatico minaccia di annullare gli ultimi 50 anni di progressi democratici ed economici nella riduzione della povertà. La relazione di Alston sarà presentata al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite la prossima settimana.

"Paradossalmente, le persone in povertà sono responsabili solo di una frazione delle emissioni globali, ma sopporteranno il peso dei cambiamenti climatici e avranno scarsa capacità di proteggersi," ha detto Alston in una dichiarazione.

"Rischiamo uno scenario di apartheid climatico, in cui i ricchi pagano per sfuggire al surriscaldamento, alla fame e ai conflitti mentre il resto del mondo è lasciato a soffrire."

I relatori speciali sono esperti indipendenti che non parlano per conto dell'ONU, ma riferiscono l'esito delle loro ricerche all'organismo mondiale.

L'indipendenza permette ad Alston di essere critico verso le istituzioni internazionali, che, nonostante i costanti avvertimenti sulla minaccia che il cambiamento climatico rappresenta per l'umanità, relegano la questione in secondo piano.

Alston ha criticato in particolare l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani per non aver stanziato abbastanza risorse e attenzione in relazione a questo problema. "Nei confronti di una crisi che minaccia i diritti umani di un gran numero di persone, la metodologia del Commissario è terribilmente inadeguata," ha affermato.