Il satellite conferma i dati chiave sulle temperature: il pianeta si sta riscaldando. In fretta.

Nuove prove confermano il set dei dati più importanti sui cambiamenti climatici.

Un comunicato di alto profilo della NASA, che aveva dichiarato gli ultimi cinque anni come i più caldi mai registrati e che le temperature medie sono state un grado centigrado più alte rispetto alla fine del 1800, ha trovato nuovo sostegno da registrazioni satellitari indipendenti.

Semmai, hanno scoperto i ricercatori, il ritmo dei cambiamenti climatici potrebbe essere un po' più elevato di quanto precedentemente riconosciuto, almeno nella parte del mondo soggetta al riscaldamento più rapido, ovvero le più alte latitudini.

"Potremmo in realtà aver sottovalutato quanto [l'Artico] sia stato più caldo," ha detto Gavin Schmidt, che dirige il Goddard Institute for Space Studies della NASA, che gestisce i dati sulla temperatura, co-autore del nuovo studio pubblicato nelle Environmental Research Letters.

Il set di dati di punta della NASA, noto come GISTEMP, è custodito dalle agenzie del governo degli Stati Uniti, mentre un altro è gestito dalla National Oceanic and Atmospheric Administration. Entrambi i set di dati (insieme a molti altri mantenuti da istituzioni e gruppi accademici in tutto il mondo) si basano su una fusione delle registrazioni di migliaia di termometri sparsi sulle superfici terrestri della Terra e su un crescente volume di misurazioni oceaniche da boe e altri strumenti.

Poiché i set di dati hanno mostrato non solo un costante riscaldamento globale, ma anche una serie di nuovi record di temperatura, sono stati sottoposti a un controllo più approfondito. Nonostante questo, i metodi sono stati giudicati validi e i diversi documenti concordano, suggerendo che la tendenza al riscaldamento che stanno mostrando è, più o meno, corretta.

Il satellite Aqua della NASA è in orbita dal 2002, e trasporta un dispositivo a infrarossi in grado di misurare indipendentemente la temperatura sulla superficie della Terra e di farlo con un grado di risoluzione più elevato di quello che caratterizza il set di dati climatici della NASA stessa.

Le temperature fornite da Aqua, che vanno dal 2003 al 2018, confermano quanto dichiarato dalla NASA, ovvero che il 2016 è stato l'anno più caldo mai registrato e, in generale, che la tendenza al riscaldamento continua proprio come hanno affermato i termometri di superficie.

Una corrispondenza davvero impressionante tra le variazioni di temperatura registrate dai termometri terrestri, dalle interpretazioni delle stazioni meteorologiche e dagli infrarossi del satellite, strumenti totalmente indipendenti. Lo mostra chiaramente la figura.

In particolare, i dati satellitari AIRS a volte mostrano più riscaldamento rispetto al set di dati della NASA, e lo fanno in particolare nell'Artico, una regione in cui le misurazioni sono scarse e il riscaldamento è più veloce. Incredibilmente, si scopre persino che sopra i mari di Barents e Kara nell'Artico, la tendenza al riscaldamento ha una velocità di 2,5 gradi Celsius per decennio.

Questo suggerisce che, se non altro, la Terra nel suo insieme potrebbe riscaldarsi più velocemente di quanto la NASA abbia finora sostenuto, non più lentamente.

Questi risultati dovrebbero mettere a tacere ogni preoccupazione sull'errore strumentale, dovuto alla posizione dei sensori nelle isole di calore urbano o ad altri errori di misurazione in superficie. I dati satellitari di AIRS catturano l'intera superficie del pianeta e mostrano che, semmai, le misurazioni superficiali stanno sottostimando leggermente il tasso di riscaldamento reale.

Aldilà di questo, lo studio conferma (una volta di più) che l'aumento di temperatura di superficie registrata negli ultimi due decenni è robusto. E questa conferma acquisisce maggior valore per il fatto che proviene da una fonte indipendente.

Il riscaldamento c'è, e la Terra continua a subire alti record di temperatura, almeno nel contesto degli ultimi 140 anni o giù di lì.