Votato a Sydney uno stato di emergenza per combattere i cambiamenti climatici.

In Australia il riscaldamento globale sta picchiando duro. Sydney è a prima città del Paese oceanico ad adottare questo provvedimento.

Lo scorso giugno, il consiglio comunale di Sydney, in Australia, ha votato all'unanimità per uno stato di emergenza per l'incombente minaccia rappresentata dai cambiamenti climatici. Lo riporta il sito sbs.com.

La decisione rende Sydney la prima grande città dell'Australia a dichiarare l'emergenza climatica, circa al 660° posto tra le città tutto il mondo. È stata mobilitata l'intera infrastruttura della città per ridurre le emissioni di CO₂ e cercare di prevenire i peggiori effetti del riscaldamento globale.

Il giorno dopo la dichiarazione di emergenza climatica, una coalizione di leader religiosi ha apertamente approvato la decisione, come riportato dal climatologo Chris Turney in The Conversation. Secondo i sacerdoti, la città dovrebbe passare completamente alle energie rinnovabili entro il 2030, ovvero 20 anni prima di quanto ha intenzione di fare il Regno Unito.

Sydney ha invitato il governo australiano a fornire formazione professionale alle 8.000 persone del paese che lavorano nel settore dei combustibili fossili, contribuendo nel contempo a riempire i 10.000 posti di lavoro previsti che il settore delle energie rinnovabili fornirà.

La questione è particolarmente urgente per l'Australia, poiché una ricerca pubblicata sulla rivista AGU 100 suggerisce che la devastazione legata ai cambiamenti climatici costerà a ogni famiglia australiana circa 14.000 dollari australiani (8.800 euro) l'anno.