L'ONU pubblica gli appunti preliminari sulle proposte per raggiungere obiettivi di biodiversità per il 2030.

I piani ONU prevedono la protezione di quasi un terzo degli oceani e delle terre del mondo, oltre a raggiungere le "zero perdite nette" entro il 2030 nell'area e l'integrità degli ecosistemi di acqua dolce, marina e terrestre.

Le Nazioni Unite hanno pubblicato una serie di spunti di proposte per raggiungere gli obiettivi del 2030 delineati per la biodiversità, tra cui la protezione di quasi un terzo degli oceani e delle terre del mondo entro il 2030. Il testo provvisorio può essere consultato qui.

Ciò attua l'intento della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica, che ha stabilito in che modo ritiene che le nazioni dovrebbero lavorare verso la scadenza, con l'obiettivo della conservazione e del ripristino degli ecosistemi globali e della fauna selvatica. Un fine nobile in sé, che si interseca con il fine di proteggere l'umanità, che dalla biodiversità dipende.

L'organizzazione suggerisce una serie di obiettivi ambiziosi, tra cui il raggiungimento di "zero perdite nette" di individui delle varie specie entro il 2030 nell'area, ovvero la non diminuzione di qualsivoglia specie, protetta e non. Altro obiettivo è quello di mantenere l'integrità degli ecosistemi di acqua dolce, marina e terrestre, oltre all'aumento di almeno un quinto della numerosità delle specie in queste aree entro il 2050.

L'ONU sostiene anche che il genere umano debba ridurre la percentuale di specie minacciate di estinzione e aumentare la biodiversità, garantire che la natura continui a fornire nutrimento, resilienza climatica e accesso all'acqua, dimezzare l'inquinamento da nutrienti in eccesso, biocidi, rifiuti di plastica e altre fonti, e lavorare per la mitigazione dei cambiamenti climatici, l'adattamento e la riduzione del rischio.

Il piano delinea i benefici degli spazi verdi per la salute e il benessere, in particolare per gli abitanti delle città, proponendo che la percentuale di persone con accesso a tali spazi debba essere almeno raddoppiata entro il 2030.

Il progetto di obiettivi dovrebbe essere adottato dalle nazioni in ottobre durante un vertice delle Nazioni Unite nella città cinese di Kunming.

Queste operazioni di tutela passano anche per gesti banali, come il mantenere l'erba alta in città. Recenti ricerche hanno recentemente dimostrato infatti che falciare meno prati nelle aree urbane può aumentare la biodiversità, risparmiare denaro e ridurre i parassiti.