I contenuti minimi di plastica riciclata sulla nuova produzione, stanno portando a un terremoto nella domanda di riciclo della plastica. La domanda è esplosiva: sembra di essere tornati a prima del divieto cinese alle importazioni.

I riciclatori della plastica, alla convention online del Bureau of International Recycling (BIR), segnalano "una domanda consistente e prezzi elevati" per il materiale riciclato, ma contemporaneamente lamentano "condizioni terribili" nei mercati delle spedizioni, che rendono difficile l'esportazione.

La convention si è svolta dal 31 maggio al 2 giugno. Durante la riunione del comitato per il riciclo della plastica di mercoledì 2 giugno alcuni riciclatori hanno affermato che l'aumento della domanda ha persino portato a difficoltà nell'adempiere agli obblighi di fornitura.

Gli umori dell'ambiente riportano a prima del divieto cinese alle importazioni di rottami (vedi Effetti del divieto cinese di importazione della plastica): l'aumento della domanda registrato dall'inizio dell'anno ha visto un "aumento" dei prezzi e ha affermato che molti stanno segnalando difficoltà a soddisfare gli ordini.

L'industria del riciclo della plastica si trova in una "situazione meravigliosa, prima di ora solo sognata", ma gli esperti sottolineano che le condizioni più vantaggiose avvengono solo in segmenti di mercato in cui è obbligatorio riciclare una percentuale determinata dell'immesso al consumo. È un'indiretta conferma che la situazione è determinata dalle politiche dei paesi OCSE, come alcuni stati USA e, in previsione, anche in UE.

Altre buone notizie: i grandi marchi cercano la "sicurezza dell'approvvigionamento", ma la maggior parte preferisce lasciare il riciclaggio nelle mani degli esperti esistenti piuttosto che costruire i propri impianti di lavorazione. Questo potenzia, e non di poco, le prospettive di chi lavora nel campo del riciclo. I marchi che sono "disposti a investire in nuove tecnologie" offrono una "grande opportunità" per i riciclatori di "ampliarsi o avviarsi".

Anche la troppa abbondanza può creare problemi, visto che, da parte cinese, gli operatori temono i problemi di approvvigionamento creati dagli emendamenti ai rifiuti di plastica della Convenzione di Basilea introdotti all'inizio di quest'anno. Soprattutto in Estremo Oriente, ci sono difficoltà a reperire abbastanza materiale riciclato per rispettare i limiti di contenuto riciclato.

C'è una criticità, come detto, in mezzo a tutta questa euforia: le "terribili" condizioni del mercato marittimo, caratterizzato da "carenze di container, costi elevati e servizi inaffidabili".