L'onda di calore che in questo momento sta avvolgendo Canada e Stati Uniti non è legata al cambiamento climatico. Anzi, sì.

Stati Uniti e Canada sono solo da pochi giorni all'inizio dell'estate e l'ennesima ondata di caldo li ha già raggiunti. Record frantumati di temperatura uno dopo l'altro: per chi ama le cifre, quest'anno sono già stati stabiliti circa 4.000 nuovi primati. Altri seguiranno la prossima settimana.

Attenzione, non incorriamo nell'errore di Trump, quando nel 2019, in piena ondata di gelo, dichiarava: "Non sarebbe male avere un po' del buon vecchio riscaldamento globale in questo momento!" (vedi Strumentalizzare il meteo): le ondate di calore sono causate da condizioni atmosferiche chiamate cupole di calore. Si formano quando l'alta pressione nell'alta atmosfera crea una sorta di coperchio o tappo che impedisce la fuoriuscita di aria calda. La cupola di calore blocca anche nuvole e tempeste, che altrimenti potrebbero fornire un po' di sollievo dai raggi caldi del sole.

Insomma, si tratta di fenomeni meteorologici straordinari, particolarmente pericolosi per le comunità del nord che li stanno affrontando, poiché non hanno infrastrutture costruite per il caldo. Basti pensare che, secondo uno studio del 2018, solo un terzo delle case nell'area di Seattle ha l'aria condizionata. E stiamo parlando di un paese ricco.

Queste condizioni fanno male anche per quanto riguarda siccità e incendi. L'Ovest di USA e Canada è già in una grave siccità che sta prosciugando i bacini idrici e costringendo gli agricoltori ad abbandonare i raccolti. Le condizioni calde e secche stanno già trasformando le foreste e altri ecosistemi in inneschi all'inizio della stagione degli incendi.

Condizioni meteo straordinarie, sì, ma forse il riscaldamento mondiale non è del tutto estraneo al fenomeno. Queste condizioni sono infatti sempre più frequenti, anche se non si ripetono annualmente. Potrebbe far parte di una nuova normalità determinata dal cambiamento climatico. Le temperature medie globali più elevate stanno rendendo le ondate di calore e la siccità più frequenti e intense, mentre la stagione degli incendi si allunga.

Spieghiamoci: l'ondata di calore è come un doppio sei ai dadi, quindi un caso eccezionale. Ma con i cambiamenti climatici, si stanno intrufolando più numeri sei nelle facce dei nostri dadi. La situazione è peggiorata ulteriormente negli ultimi anni, come se il cambiamento climatico avesse introdotto di nascosto anche alcuni sette sulle facce dei nostri dadi. Quindi non solo i fenomeni estremi sono più frequenti, ma stanno diventando più forti.