Secondo l'istituto statistico cinese, meno del 10% dei telefoni presenti in Cina viene riciclato. Tutto il resto va in discarica? No, rimane nelle case a tempo indefinito.

Statistiche provenienti dall'Asia spiegano crudamente la dimensione dei telefoni conservati in casa a tempo indefinito. Una bomba ecologica a orologeria.

Asia: c'erano un totale di 1,306 miliardi di utenti di telefonia mobile in Cina nel 2015, secondo il Ministero delle statistiche dell'Industria e dell'Information Technology del paese. Ciò significa che quasi tutti i cinesi (il 95,5 %) possiedono almeno un cellulare. Peccato che meno del 10% dei telefoni dismessi sia riciclato ogni anno.

Non meno di 560 milioni di nuovi telefoni sono stati acquistati dai cittadini in tutta la Cina lo scorso anno. Se escludiamo i (pochi) nuovi utenti, significa che un numero simile di dispositivi mobili è stato dismesso, aggiungendosi ai milioni di telefoni che si trovano in casa dentro un cassetto; oltre il 65% dei consumatori afferma di possedere ancora almeno un vecchio telefono da qualche parte in casa. Probabilmente il vecchio telefonino viene smaltito solo dopo che il suo sostituto è stato dimesso, come a "fargli posto" nel cassetto.

Il periodo medio di 'sonno' per i telefoni a fine vita è stimato in 2 anni, più o meno simile alla durata media dei telefonini nuovi, che nelle grandi città è di circa 12-18 mesi.

Non si capisce cosa spinga milioni, anzi miliardi di utenti a trattenere un oggetto che già adesso può essere considerato senza valore, ma che sicuramente ne perderà ancora durante il suo stazionamento.

A essere penalizzato da questo strano comportamento è il riutilizzo dei beni, che potrebbero essere ancora utili per qualche tempo a chi non si può permettere l'acquisto di un nuovo dispositivo. Se si volesse veramente far vivere un po' di più questi apparecchi bisognerebbe venderli o donarli subito appena lasciano la nostra tasca.

La discarica è invece molto meno colpevole di quanto non si pensi: nel 2015, solo nel 3,7% dei casi, i consumatori cinesi hanno semplicemente gettato via i loro telefoni, mentre il 7,1% ha abbracciato l'opzione trade-in, che in Italia si chiama 'uno contro uno'.

Come mai così pochi? I motivi sono diversi, e includono la mancanza di chiarezza per quanto riguarda il costo dell'operazione, centri di riciclo non abbastanza 'affidabili' e soprattutto il timore di violazioni della protezione dei dati.