Passare ai veicoli elettrici in massa potrebbe ridurre le emissioni di CO2 che uccidono il pianeta? No. Forse occorrerebbe prendere in considerazione di guidare di meno.

La decarbonizzazione della società non coincide con l'elettrificazione. Occorre usare di meno le macchine che consumano energia, quale che sia.

Il passaggio d'emblée ai veicoli elettrici, mantenendo le stesse abitudini di dimensioni, potenza e stile di guida, annullerebbe immediatamente la riduzione di CO2 causata dall'elettrificazione.

È un ritornello comune che il settore dei trasporti sia oggi il maggior contribuente alle emissioni di gas a effetto serra, costituendo il 23,1% delle emissioni di CO2 da combustione (73,2% al trasporto stradale, 10,4% alla navigazione, 10,5% al trasporto aereo e 3,6% al trasporto ferroviario).

In effetti, il trasporto senza emissioni di carbonio richiederebbe una produzione di energia elettrica senza emissioni di carbonio, ma questi obiettivi sono fissati molto il là nel tempo, verso il 2050 nei paesi più lungimiranti, tra i quali non vi è certo il nostro.

Se il 75 percento degli italiani continuasse ad andare in auto da soli, il passaggio alle auto elettriche sarebbe un passo promettente per ridurre le emissioni, ma nulla di più.

Ma una serie di sfide tecniche e temporali si frappongono. I veicoli elettrici sono solo 13.000 in Italia, lo 0,24% del totale; ai tassi attuali, occorrerebbero ere geologiche per convertire l'attuale flotta di veicoli. Aumentare le vendite di veicoli elettrici richiederebbe incentivi radicali.

Ma i veicoli elettrici stessi sono ad alta intensità di risorse per la produzione (vedi Il costo ambientale di un'auto nuova): richiedono circa il doppio di energia rispetto a una tradizionale auto a combustione interna. E oltre all'elettrificazione di massa delle automobili e alla decarbonizzazione della rete, occorre fare i conti con due grandi fatti: la popolazione sta crescendo e le persone guidano di più.

Anche con una maggiore efficienza del carburante, gli obiettivi climatici si rivelano difficili da raggiungere. La cosa più semplice ed economica da fare è guidare meno. Oggi potremmo farlo.

La ricetta per la decarbonizzazione non può limitarsi dunque a più auto elettriche. Occorre che la produzione elettrica completi il passaggio integrale a risorse rinnovabili, e soprattutto ridurre i chilometri percorsi.

L'urbanizzazione stessa dovrebbe contribuire a ridurre la guida. Uno studio ha scoperto che i Millennial urbani statunitensi viaggiano in media 24 miglia al giorno in auto, rispetto a 35 miglia al giorno dei coetanei rurali. Città più densamente sviluppate significano meno chilometri percorsi per famiglia, quindi ripensare l'uso del suolo, e resistere all'espansione (vedi Danni ambientali dell'espansione urbana), deve far parte di qualsiasi regime di decarbonizzazione.

Dovremmo costruire comunità, sobborghi e città più sicure, che incentivino le persone a circolare senza dover guidare. Costruire centri in cui si debba parcheggiare solo una volta.

Il car-sharing potrebbe dare un contributo a far cadere il numero di auto mono-proprietario e mono-utilizzatore, e magari rimandare l'acquisto di un veicolo. Un veicolo condiviso toglie 8-11 auto private dalla strada.