Intervista al Direttore Generale di Ecopneus, l'ingegnere Giovanni Corbetta.
Il riciclo dei Pneumatici Fuori Uso è uno dei temi centrali della green economy in Italia.
Il riciclo dei Pneumatici Fuori Uso è uno dei temi centrali della green economy in Italia.
La gomma riciclata è un materiale prezioso utilizzato per la realizzazione di impianti sportivi, asfalti "silenziosi" isolanti acustici e molto altro ancora.
Ecopneus, società senza scopo di lucro, che si occupa di rintracciamento, raccolta, trattamento e recupero di pneumatici ormai alla fine del loro corso, ci ha raccontato il loro 2015 e i loro obiettivi per il nuovo anno, oltre ai progetti di educazione ambientale che hanno ideato.
Intervista al Direttore Generale di
Ecopneus, l'ingegnere Giovanni Corbetta.
Riusa : Come si è chiuso il 2015 per la raccolta degli pneumatici?Nel 2015 la filiera Ecopneus ha raccolto e recuperato 242.492 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso, un quantitativo equivalente al peso di circa 27 milioni di pneumatici per autovettura.
Tutti i soggetti autorizzati alla gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia, come Ecopneus, hanno un target annuale di raccolta che è calcolato sulla base dei quantitativi di pneumatici immessi nel mercato del ricambio l’anno precedente dalle aziende socie. Purtroppo però ci sono pneumatici venduti irregolarmente che, oltre ad evadere il contributo ambientale e l’IVA sul prezzo d’acquisto, costituiscono quantitativi “eccedenti” non contabilizzati nelle quote di responsabilità dei diversi soggetti preposti alla gestione dei PFU. Si tratta di PFU che “non esistono” per il circuito legale, ma che viceversa si trovano presso i punti di raccolta, se non già avviati verso un trattamento altrettanto irregolare. E così, una volta raggiunto il proprio target, i vari consorzi non hanno più obblighi di raccolta ma nemmeno più fondi per raccogliere ulteriori quantità di PFU.
Nel 2015, per esempio, avremmo dovuto cessare l’attività di raccolta prima del 25 novembre, avendo già raggiunto il nostro target annuale con 225mila tonnellate di PFU raccolte: seppur con delle temporanee sospensioni dovute al progressivo esaurimento delle nostre risorse economiche, abbiamo comunque proseguito nella raccolta.
Il 2015 è stato il 5° anno consecutivo in cui Ecopneus ha deciso di accollarsi una parte importante del problema, andando oltre il proprio target di legge e alleggerendo quindi, con le proprie risorse economiche residuali, il potenziale grave problema nazionale. Sono state infatti ben 18.370 le tonnellate raccolte da Ecopneus nel 2015 in regime di extra-target: un comportamento responsabile, coerente con il mandato dei propri Soci e con il modo di lavorare che la società ha scelto di attuare, fin dall’inizio.
Riusa : Quali sono le prospettive per il 2016?Già dalle prime settimane del 2016 si è evidenziato il medesimo problema dell’”extra-quantità”, probabilmente acuito dalla presenza di accumuli dovuti ai rallentamenti del precedente anno.
Non potendo ovviamente raccogliere quantitativi superiori alle nostre disponibilità economiche, che sono strettamente legate alle vendite regolari di pneumatici ed ai relativi contributi ricevuti, e per evitare una fermata totale dei ritiri di PFU dai “gommisti” nelle ultime settimane dell’anno, siamo costretti a dosare quotidianamente la raccolta, distribuendone le quantità a livello mensile e sul territorio nazionale, ma certamente senza riuscire a soddisfare la totalità delle richieste di raccolta che riceviamo. Tutto questo sempre e comunque nel pieno rispetto degli obblighi assegnati dal Decreto 82/2011 che regolamenta la gestione dei PFU in Italia.
Tale situazione di sofferenza che, ci tengo a sottolineare, è strettamente dipendente dalle vendite irregolari nel mercato del ricambio, potrà essere eliminata solo riportando nella regolarità tutti i quantitativi venduti: ci auguriamo che i protagonisti delle vendite di pneumatici e tutti gli attori della filiera coinvolti conseguano questo risultato, onde consentirci un allineamento tra quantità di pneumatici vendute e quantità di PFU emergenti nel Paese.
Riusa: Che cosa si aspetta dal mondo della politica per far crescere il recupero degli pneumatici?Ad oggi circa il 60% dei Pneumatici Fuori Uso prende la strada del recupero di materia, da cui si ottiene principalmente granulo e polverino di gomma per tante applicazioni nel settore sportivo, per gli asfalti, come isolante acustico e antivibrante, nell’arredo urbano e molto altro ancora: un panorama in forte crescita e su cui Ecopneus punta con convinzione. Ulteriore stimolo al mercato potrebbe venire da un lato grazie alle politiche di GPP, gli acquisti verdi della Pubblica Amministrazione dove sempre più prodotti in gomma da riciclo stanno trovando spazio, dall’altro con una normativa di indirizzo sul tema dell’End-of-waste che faciliterebbe il riconoscimento e l’apprezzamento delle Materie Prime Seconde da Pneumatici Fuori Uso sul mercato.
Riusa : Qual è il ruolo delle aziende per far crescere il recupero dei rifiuti sopra citati?Grazie anche al supporto di Ecopneus, molte aziende della nostra filiera hanno avviato un percorso di certificazione e di miglioramento continuo della qualità delle lavorazioni e dei prodotti per rilanciare l’intero settore.
E’ stata inoltre istituita una certificazione di qualità per il granulo e il polverino di gomma ottenuto dalla filiera Ecopneus, il Marchio di Qualità “Prodotto certificato Ecopneus”, che garantisce la qualità e le elevate caratteristiche della materia prima seconda derivante dal recupero di PFU e rappresenta per le imprese uno strumento per affrontare un percorso interno di crescita gestionale. Con l’istituzione di questo marchio, vogliamo evidenziare l’eccellenza del lavoro realizzato dagli operatori della nostra filiera e promuovere l’impiego di materiali derivanti dal riciclo di PFU presso le aziende, i privati e la Pubblica Amministrazione.
Riusa : Cosa fa/ha intenzione di fare la vostra associazione per coinvolgere i bambini e la scuola sul tema del recupero dei rifiuti?Siamo convinti che per costruire una cultura della sostenibilità, della legalità e del rispetto dell’ambiente sia imprescindibile la formazione delle nuove generazioni. E’ per questo motivo che da ormai 5 anni promuoviamo il progetto “Per un corretto uso degli pneumatici”, che ha già coinvolto oltre 4.000 studenti in tutta Italia: grazie alle attività in classe con gli educatori di Legambiente questi studenti hanno potuto vedere e in alcuni casi anche “toccare con mano” il processo di recupero dei PFU e le modalità per una loro corretta gestione. Alle attività educative è inoltre affiancato un concorso che chiama i ragazzi a lanciare un messaggio positivo sui benefici della corretta gestione dei PFU: la classe vincitrice riceve in dono da Ecopneus un impianto sportivo scolastico (palestra o impianto outdoor) realizzato in gomma riciclata.
Alle attività formative del progetto educational si aggiungono anche spettacoli teatrali per i ragazzi delle scuole superiori e delle collaborazioni con Parchi gioco e Musei dedicati ai più piccoli dove abbiamo realizzato delle pavimentazioni antitrauma in gomma da riciclo e dei percorsi ludico-didattici sul corretto riciclo dei PFU.