Ancora scoperte e invenzioni mirabolanti che promettono di risolvere il problema della plastica. Ora è la volta di un super-enzima, che scioglie il PET.
A partire dalla scoperta di insetti che mangiano plastica in una discarica giapponese, è stato ricavato un enzima che digerisce un tipo di plastica. Gli scienziati, a caccia di finanziamenti, la sparano grossa, ma i problemi non si risolvono così.
Trovate microfibre sintetiche di plastica nell'acqua del rubinetto, nella birra e nel sale marino.
Non solo l'ambiente e gli oceani: anche l'acqua e gli alimenti base della nostra alimentazione risultano contaminati da microfibre. Il segnale che dobbiamo cambiare stile di vita è forte.
Per decenni, la Cina è stata il più grande importatore di rifiuti al mondo. Il 2018 è iniziato invece all'insegna del cambiamento.
Il divieto di importazione dei rifiuti in Cina è stato salutato come una grande vittoria per gli ambientalisti cinesi e di tutto il mondo. Non solo contribuirà a ripulire la Cina, ma anche costringerà altri paesi a gestire meglio la propria spazzatura. Ma dopo tre mesi, gli esportatori di rifiuti come Stati Uniti, Europa e Giappone sono ancora in difficoltà.
Dopo la cattura&stoccaggio di CO2, il sistema dei palliattivi ingegneristici al cambiamento climatico ha un nuovo, pericoloso contendente: la geoingegneria solare. Un settore che richiede un sistema di regole che ancora non c'è, e questo fatto potrebbe portare effetti indesiderati.
In arrivo esperimenti in scala reale con sostanze spruzzate nella stratosfera per fare barriera contro i raggi solari. I peggiori incubi dei complottisti delle scie chimiche si avverano.
Secondo un rapporto dell'ONU, nel 2017, il mondo ha investito di più nell'energia solare rispetto a carbone, gas e nucleare messi insieme.
Le cifre dell'ONU mostrano "quanto si può ottenere quando ci impegniamo a crescere senza danneggiare l'ambiente". La Cina rappresenta quasi la metà dell'investimento globale. USA benino, l'UE arranca.
In Portogallo l'energia rinnovabile prodotta supera il fabbisogno di tutto il mese di marzo.
Record assoluto nella regione lusitana, favorito da condizioni geografiche e meteorologiche favorevoli, ma anche da investimenti che hanno fatto in tempo a fruttare nonostante la scure di Francoforte.
Tra le città europee, le prime che vogliono affrancarsi dall'emissione di gas serra sono paradossalmente quelle del nord, che hanno un grande fabbisogno di riscaldamento. Parliamo della capitale finlandese Helsinki.
Il piano d'azione chiamato Carbon Neutral Helsinki 2035 è piuttosto realistico e caratterizzato da un interessante livelllo di dettagli.
Uno sistema di restituzione con cauzione delle bottiglie di plastica potrebbe essere introdotto nel Regno Unito previa consultazione entro la fine dell'anno. Sarebbe una svolta per rendere serio il timido piano-plastica della May.
Per aumentare le percentuali di riciclaggio e ridurre la quantità di rifiuti e rifiuti che inquinano terra e mare, non bastano i proclami. Così il Regno Unito si prepara a riforme incisive, speriamo prontamente imitate in ambito UE.
Dove finiscono le auto ritirate dal mercato negli USA? Un impressionante filmato.
Le auto diesel Volkswagen e Audi, ritirate dal mercato dal gruppo Volkswagen, si trovano in alcuni siti di parcheggio, tra cui un cimitero nel deserto vicino a Victorville.
Uno studio fa i conti sulle materie plastiche prodotte nella storia dell'umanità: 8,3 miliardi di tonnellate dagli anni '50. La maggioranza è finita in discarica o negli oceani.
Uno studio USA risale alla prima plastica prodotta in serie per valutare i numeri totali della produzione. Lacune enormi dello smaltimento e del riciclo.
L'arroganza dell'amministrazione Trump nei confronti degli accordi sul clima ha incoraggiato i banchieri più retrivi. Aumento vertiginoso degli investimenti nei combustibili fossili più sporchi.
Investimenti smodati fanno seguito al dietro-front di Trump sugli accordi di Parigi: prestiti in sabbie bituminose più che raddoppiati nel primo anno in carica di Trump.
In Germania, terra sconvolta dai divieti municipali al diesel, l'associazione automobilistica ADAC pubblica una nuova indagine. Conclusione: il diesel può essere più ecologico di una e-car, dipende dalle dimensioni della vettura e dal chilometraggio.
A determinare un minor impatto ambientale nel ciclo di vita dell'auto sono il chilometraggio e l'incidenza delle fonti rinnovabili d'energia nel mix energetico nazionale. Ma stiamo parlando solo di CO2.
Non si tratta di bottiglie e cannucce: la chiazza è costituita per lo più attrezzi da pesca abbandonati.
Un nuovo studio rivela che il mucchio di spazzatura è costituito per la maggior parte da attrezzi da pesca. Contemporaneamente, un altro studio stabilisce che l'inquinamento plastico aumenta in maniera esponenziale.
Rilevata una contaminazione nelle acque vendute nei supermercati. Potrebbe provenire da microparticelle disperse nell'aria, per esempio dall'abbigliamento, secondo i ricercatori.
Uno studio statunitense su marchi internazionali venduti in tutto il mondo. La contamninazione c'è, ma potrebbe derivare dall'aria inquinata all'interno delle stazioni di imbottigliamento.
Quello che succede nell'Artico non rimane nell'Artico. Quando il clima attorno al polo nord è insolitamente caldo, un clima invernale estremo è da due a quattro volte più probabile nelle zone bagnate dall'Oceano Atlantico del nord, secondo una nuova ricerca.
Una ricerca correla il riscaldamento nella zona artica al freddo eccezionale nel medio Atlantico. Non è chiaro il rapporto causa-effetto, ma il legame c'è.
Secondo alcuni studi, polli allevati in India utilizzano massicciamente antibiotici che non devono essere usati, molto più potenti di quelli in commercio.
Allarme salute dopo i risultati che rivelano migliaia di tonnellate di colostin, il cosiddetto antibiotico di ultima istanza, utilizzate da allevamenti di polli in India.
L'inquinamento fluviale da microplastiche è molto elevato, ma dopo fenomeni alluvionali si riduce drasticamente, inquinando i mari.
Una ricerca su 40 siti fluviali britannici scopre 43 miliardi di particelle per un totale di 850 kg di particelle minuscole. Ma dopo un'inondazione, manca all'appello circa il 70 per cento.
Le città tedesche sono legittimate dall'alta corte a bandire le auto diesel dal loro territorio per motivi di inquinamento. Se si verificasse il previsto effetto imitazione a catena, sarebbero guai grossi per un'eccellenza tedesca.
Non è un buon momento per l'autotrazione, in particolare quella diesel. I piani delle aziende non prevedono investimenti nel settore, e ora il fronte sanitario-ambientalista si irrobustisce, proprio in Germania, sede delle più importanti aziende del settore.
Le forze armate di vari paesi sono impiegate nella gestione dell'ambiente. Dobbiamo considerarlo un uso oculato di manodopera spesso inutile, oppure il tentativo di riabilitare l'immagine del potere militare?
La coesistenza di siti militarizzati con zone di protezione ambientale, è ormai all'ordine del giorno. Le organizzazioni militari assumono sempre più un ruolo centrale nella conservazione del territorio naturale. Gli esempi delle isole Chagos, della Corea e del monte Mamaor.
Grazie al fracking e al trumpismo, le lancette dell'orologio energetico della storia stanno andando all'indietro. Un'ondata di petrolio a buon mercato sta arrivando a sconvolgere i piani degli ambientalisti e degli accordi di Parigi.
Secondo gli esperti della IEA, gli Stati Uniti stanno per scatenare la "seconda grande ondata" di petrolio da fratturazione, portando turbativa nel mercato dell'energia, e facendo un passo indietro rispetto alle rinnovabili.
Alla faccia del rispetto per l'ambiente, l'organizzazione delle Olimpiadi di Tokyo 2020 usa legname proveniente dal taglio della della foresta pluviale per la costruzione dello stadio.
La stragrande maggioranza dei pannelli utilizzati per cassaforma nei futuri impianti olimpici è estratto dalle foreste pluviali tropicali in Indonesia. Un altro 3% è collegato a pratiche distruttive e potenzialmente illegali di disboscamento in Malesia. Svarione colossale di un'organizzazione volta solo a lucrare indebitamente.
Continua la furiosa campagna mediatica che cerca di spacciare le bioplastiche come la soluzione all'inquinamento degli oceani. Questa volta tocca a Lego, in collaborazione col WWF.
Sono già in produzione i primi pezzi raffiguranti foglie, cespugli e alberi ricavati da plastica a base vegetale proveniente dalla canna da zucchero. Saranno in vendita a Natale, e preannunciano la conversione dell'intera produzione a bioplastica. A che pro?
Il mondo nel 2017 ha visto temperature medie tra le più alte mai registrate, sorprendendo anche gli scienziati.
Secondo analisi indipendenti tra loro, il 2017 è tra i primi tre anni più caldi di sempre. Inoltre 17 dei 18 anni più caldi si sono verificati dopo il 2001.
Associazioni ambientaliste e cittadini indiani lottano per ripulire i fiumi urbani inquinati. La situazione è grave.
La popolazione in forte espansione dell'India e le aree urbane in rapida espansione hanno imposto un enorme tributo ai suoi fiumi, che sono gravemente inquinati e soffocati dallo sviluppo. Ma nelle città di tutta l'India, gli attivisti si stanno dirigendo in tribunale per costringere i comuni e gli stati ad agire.
La bozza di rapporto U.N. trapelata contiene considerazioni preoccupanti sulla possibilità di fare qualcosa per evitare uno dei due limiti chiave per la sopravvivenza del pianeta come lo conosciamo (e del genere umano).
Circola una bozza di 31 pagine di un rapporto molto atteso sul target di 1,5°C che dovrebbe essere pubblicato a ottobre. Secondo gli autori, il superamento del limite è praticamente inevitabile.
Una singolare indagine scientifica correla risutati sociali in termini di welfare di 150 paesi con l'utilizzo delle risorse. Tutti bocciati, ma il più vicino alla promozione è, clamorosamente, il Vietnam.
L'Università di Leeds quantifica l'uso delle risorse nazionali associato alla soddisfazione dei bisogni di base. Sette indicatori di pressione ambientale nazionale e 11 indicatori di prestazioni sociali per oltre 150 paesi.
Non sanno più cosa inventare: l'ultima trovata eco-green dei pubblicitari è un pezzetto di cartone con della torba incollata dentro. Perché dovrebbe interessare a qualcuno? Mistero.
Si chiama Eco-Postcard, il gadget eco-compatibile mai-più-senza pensato per promuovere un’azienda o un prodotto, come souvenir, come cartolina turistica, oppure come biglietto d’auguri. Attenzione alle ricadute negative.
Con la gradualità tecnica necessaria, la piccola repubblica cinese abolisce la plastica monouso, iniziando con una vera e propria guerra alle cannucce per bevande. Speriamo sia presto imitata.
A partire dal 2019, se ne andranno le cannucce usate in negozio. Poi vari passi fino al 2030 con un divieto generale esteso via via agli altri oggetti di plastica monouso.
Una ricerca ha scoperto che le sostanze chimiche presenti nei prodotti per la casa usati tutti i giorni contribuiscono in modo determinante all'inquinamento atmosferico delle città, rivaleggiando con le emissioni dei veicoli.
Uno studio dell'università del Colorado, concentrato sulla California, ma estendibile a tutti i paesi industrializzati, sposta il peso dei prodotti usati per la casa e l'igiene personale sull'inquinamento dell'aria.
Un'isola delle Filippine è a rischio a causa di speculazioni poco chiare.
L'isola di Palawan, una delle sette meraviglie del mondo, è rischio distruzione a causa della presenza di alcuni tesori che fanno gola a molti potentati economici.
Secondo gli scienziati, lo strato di ozono non si sta ancora ristabilendo nelle aree popolate.
Mentre il buco sull'Antartide si sta chiudendo, l'ozono protettivo si assottiglia alle latitudini più basse, dove la luce del sole è più forte e vivono miliardi di persone.
Alcune indagini hanno dimostrato come le microplastiche contenute nei cosmetici siano una delle principali fonti di inquinamento marino.
Negli scaffali dei supermercati vengono venduti prodotti dichiarati naturali e che si dicono amici dell'ambiente, ma si stima che vi siano almeno 3000 particelle di plastica per millilitro di prodotto.