Con la locuzione "case verdi" si definisce un universo molto sfumato: dalla pagliacciata verniciata di verde a un approccio serio per la minimizzazione dell'impatto su materiali ed energia.
L'obiettivo della bioedilizia è la costruzione di edifici solidi, confortevoli e adeguati alla natura anche nel design, ma prima di tutto nei confronti dell'impatto ambientale derivato dai materiali utilizzati e al consumo energetico.
Si sente sempre più spesso nominare i "green building", ma dietro queste parole può celarsi un po' di tutto. Come deve essere una casa per rispettare la natura e l'ambiente? Per alcuni, una casa green è una costruzione realizzata interamente con materiali rispettosi dell'ambiente, come il legno, la paglia, la canapa, e altri materiali naturali, specie se di recupero (realizzando un concreto esempio di economia circolare). Per altri non vanno trascurati materiali più tecnologici, anche derivati dall'industria petrolchimica, con l'intento di realizzare efficienti coibentazioni.
L'obiettivo della bioedilizia è la costruzione di edifici solidi, confortevoli e adeguati alla natura anche nel design, ma prima di tutto nei confronti dell'impatto ambientale derivato dai materiali utilizzati e al consumo energetico.
I vantaggi possono sembrare banali e già sentiti: rispetto per il pianeta e per le zone verdi circostanti, benefici a livello di consumi energetici, in quanto si minimizza la necessità di riscaldare/raffrescare. Importante è l'istallazione di infissi termo-protettivi, che impediscono le fughe di calore, e infine l'abbattimento sia di sprechi idrici che di quelli alimentari, attraverso un lifestyle devoto al risparmio. Costruire un edificio al 100% ecologico ha costi iniziali molto elevati e non sempre il tessuto urbano lo permette.
Il passo successivo per costruire una "casa verde" riguarda le fonti energetiche: in pratica, dopo aver minimizzato le necessità energetiche, quel poco che serve ce lo si procura dal sole: pannelli solari termici e fotovoltaici sono oggi un
must per definire un edificio eco-sostenibile. Inoltre, non si può mai prescindere dagli elettrodomestici eco-friendly (provvisti di etichetta energetica A+++) e da illuminazione a basso consumo come il LED.
Si tratta di un settore non recente, che già ha visto sorgere numerosi edifici e creato una categoria di architetti specializzati in questo ramo. Tutto nasce dalla reazione all'edilizia convenzionale, che a partire dal secondo dopoguerra è divenuta invasiva e di scarsa qualità, generando peraltro una rapida e caotica urbanizzazione. Normale quindi, questo forte interesse di correre ai ripari.
Talvolta, dicevamo, la bioedilizia sconfina nel pericoloso territorio della tecnologia. Architetti e designer propongono sempre più spesso soluzioni domotiche complessissime spacciandole per ecologiche.