La raccolta differenziata è una sfida che cittadini, aziende e istituzioni devono affrontare insieme. Molto spesso le istituzioni non sono in fase con le altre categorie, e si rifugiano nelle sanzioni per mantenere i programmi. Ma lo strumento c'è, e oggi è attuabile.
Dai casi di repressione di chi non collabora con la raccolta differenziata, ai comuni virtuosi che hanno allestito la tariffa puntuale. Due punti di vista, due modi di agire con risultati completamente diversi.
Sono sempre all'ordine del giorno le multe per rifiuti domestici, o assimilabili agli urbani, lasciati nei cestini stradali, o fuori da cassonetti strapieni, o in ogni caso in strada.
Senza arrivare ai casi eclatanti di Napoli, Roma e Palermo, né ai roghi di rifiuti, la cronaca ci consegna ogni giorno
multe record a danno di cittadini e aziende. Multe su cui le associazioni di tutela dei consumatori hanno facilmente trovato da ridire, perché spesso mancanti dei requisiti di proporzionalità ed equità.
L'ultimo caso è
quello di Cagliari, alle prese col nuovo appalto per la raccolta rifiuti. Il Comune, che sta cercando di introdurre una raccolta differenziata più spinta, in linea con gli obiettivi europei, non ha trovato di meglio da fare che inasprire le sanzioni nei confronti dei titolari di attività produttive colpevoli di "
errato conferimento dei rifiuti, benché già oggi in buona parte possano usufruire del servizio specifico di raccolta porta a porta della carta, del vetro e dell'umido organico".Il provvedimento sarà operativo "
con una particolare attenzione rivolta al centro storico, sia per la crescente frequentazione da parte dei turisti sia per il forte incremento degli esercizi di somministrazione cibi e bevande, e la conseguente maggiore produzione di rifiuti."Chi non si atterrà alle disposizioni comunali, introducendo nei contenitori materiali diversi da quelli previsti, mescolando i rifiuti, o chi non non rispetterà gli orari di esposizione dei bidoni destinati alla raccolta, potrà ricevere una sanzione da 100 fino a 500 euro. Stessa sanzione sarà applicata ai commercianti già serviti dalla raccolta porta a porta se utilizzeranno i cassonetti stradali. Ancora più gravi le sanzioni previste per macellai e pescivendoli che, vista la delicatezza dei loro rifiuti, potranno incorrere in multe fino a 30.000 euro e in un procedimento penale.
È stato creato anche uno specifico
nucleo di vigilanza ambientale dedicato in via esclusiva a questa funzione.
È una lunga diatriba: cittadini e aziende vanno accompagnati nel difficile percorso della raccolta differenziata, oppure forzati a suon di ordinanze, multe e polizia? L'obiettivo di lungo periodo dovrebbe essere il passaggio alla
tariffa puntuale, ovvero il pagamento di una tariffa proporzionale alla quantità e qualità dei rifiuti effettivamente conferiti.
Si tratta in pratica di un sistema digitalizzato di consegna dei rifiuti che consente un conto più preciso dei costi, distribuendolo in modo più equo sulla base di ciò che realmente si conferisce. Fino a qualche tempo fa si trattava di poco meno di un'utopia, ma oggi, grazie alla tecnologia digitale pervasiva è attuabile anche negli angoli più sperduti del pianeta.
Ci confortano i numeri provenienti dai comuni che hanno già iniziato a praticare questa forma di raccolta dei rifiuti. Un esempio è il piccolo comune di
Calcinaia (Pisa).
Da giugno a settembre 2016 le quantità della raccolta rifiuti sono diminuite di 215 tonnellate pari a -7% rispetto agli stessi mesi del 2015, con una produzione pro capite annua di 83 chili, il 36% in meno rispetto al 2015.
Questi risparmi di volumi di rifiuti si sono riversati interamente sui cittadini, e proprio su quelli che si sono più impegnati nella riduzione della produzione. I cittadini hanno versato nel 2016 100.000 euro in meno rispetto al 2015: una diminuzione del 4,74%, che non è ancora il 7% di riduzione del volume, ma qualcosa di molto vicino.
Le multe servono, ma trovano il loro senso solo in presenza di
un servizio equo, efficiente e condiviso da tutti, in mancanza del quale prevarrà l'aspetto punitivo delle sanzioni su quello preventivo. Una sconfitta per tutti.